14 ANNI FA…
Il Conte Doku si prepara ad attaccare Corruscant, dove noi padawan (tra cui il sottoscritto e Binghal) ci stiamo istruendo nel tempio Jedi
Il nostro Maestro Sol-El percependo il pericolo ci spedisce a Kiros con un Holochron da attivare solo in caso di estremo pericolo.
Perdiamo i contatti con lui (ha una missione da Yoda).
Anche su Kiros arriva l’ordine 66 e qualche clone cerca di uccidere tutti i padawan.
Noi sopravviviamo e tentiamo di metterci in contatto con il nostro maestro ma troviamo solo il messaggio di Obi-Wan Kenobi che dice di disperderci.
Attiviamo l’holochron e il messaggio del nostro maestro è di dividerci mandandoci con diversi navi su posti sconosciuti gli uni agli altri.
Il giovane padawan mon calamari, Binghal, riesce a reincontrarsi con il suo amico ithoriano Damian dopo averlo fatto cercare da un’amica hacker (che lo aveva avvisato del pericolo che l’amico stesse per essere scoperto), lo raggiunge sul pianeta in cui si era nascosto, avvisandolo che sono sulle sue tracce gli Imperiali e lo convince a seguirlo in un posto sicuro.
Il posto sicuro è un buco di culo che si chiama Trappist One, il quale magari è pure sicuro ma sempre un buco di culo resta e questo, probabilmente, è anche il motivo per cui non si vedono Imperiali (o almeno se ne vedono molto pochi e poco furbi): fa schifo e puzza.
OGGI
Una Nobile, al secolo Milla Betor, che aiuta/lavora per la ribellione sta cercando di inserirsi nel commercio/estrazioni di rottami spaziali ma, facendolo, pesta i piedi alle altre corporazioni che non la prendono bene; una di loro, in particolare, per mostrare il suo dispiacere per la sua indecorosa e poco collaborativa condotta, abbatte tutte le sue navi tranne una.
Nella depressione più totale Milla viene avvisata da un suo droide sul fatto che ha intercettato i dati inviati di una fregata corelliana (Torchlite) modificata e, a seguito di un presunto combattimento, danneggiata e agganciata ad un asteroide, che pare essere stata mandata da Yoda in persona.
Va a rovistare nella carcassa e, tra le varie cose che Milla Betor prende dalla stiva della Torchlite, c’è un oggetto che si rivela essere una spada laser.
Scoprono che la Torchlite è andata via da Corruscant su ordine preciso di Yoda ma è stata abbattuta (forse proprio a seguito dell’ordine 66).
Kyle Katarn è il contatto di Milla Betor per la ribellione che la paga profumatamente per le armi che raccatta (ma, anche se fino ad oggi non lo ha mai ammesso, in realtà lei odia l’impero ed è affascinata dalla ribellione).
Mentre accade tutto ciò nelle Miniere di Utririus, la miniera di merda nel posto di merda sul pianeta di merda vicino cui Damian cucina e Brighal fa l’autista a contratto, Tareb Kre’Frey (Marco), un Bothan impiccione, si imbatte, da lontano, in Damian che si esercita con la spada laser, non riesce a identificarlo con precisione ma capisce che è un Ithoriano e che è un Jedi .
Poi viene notato dal padawan stesso e scappa (cosa che fa anche Damian).
Tareb Kre’Frey contatta Kyle Katarn, che lo mette a sua volta in contatto con Milla Betor pensando che le informazioni del primo possano servire alla seconda per portare a termine una missione che potrebbe tornare utile alla Ribellione.
Tareb Kre’Frey racconta a Milla Betor ciò che ha visto e insieme, dopo aver pattuito i reciproci guadagni sul recupero, decidono di mettersi sulle tracce del Jedi ithoriano.
Appartamento in cui risiedono Binghal e Damian.
Riporta Damian
“Quando torna Binghal, maledizione!” sto aspettando Binghal, il suo turno dovrebbe finire a momenti “Maledizione! Maledizione! Maledizione! Che diavolo ci faceva quel maledetto bothan in quel posto dimenticato da tutti! Era evidente che mi stava cercando! Chi lo ha avvertito?!?!?!”
“Dobbiamo andarcene da qui. Subito!” Mi guardo intorno, si, viviamo in una topaia, non sarà un grande dispiacere andarcene.
Arriva Binghal e gli racconto l’accaduto durante la mia sessione di allenamento.
Binghal rimane silenzioso e poi mi dice “Dobbiamo andarcene! Subito!”.
“Uhm, pensavo la prendesse peggio, beh, se non altro siamo allineati”.
Ci accordiamo per andare dal nostro comune e simpaticissimo capo il giorno seguente alla fine del turno di Binghal. Impacchettiamo quel poco che possediamo, mangiamo, apriamo la bottiglia di vino dell’addio (è la quinta), brindiamo e andiamo a dormire.
Attendo la fine del turno di Binghal, e andiamo dall’”amabile” e “comprensivo” capo a dare le dimissioni
L’incontro non parte benissimo i suoi modi particolarmente brutali ci confermano di essere di fronte alla persona giusta ma, con l’aiuto di un piccolo trucco mentale, ci dà spontaneamente 100 crediti di buona uscita.
Z’Broll, quartiere Shoegonia
Intanto, in un’altra parte del pianeta, il gruppetto composto da Kyle Katarn, Milla Betor e Tareb Kre’Frey si reca alle miniere dove, dopo un breve alterco con uno dei guardiani, ottiene l’informazione che l’ithoriano, se c’è, è a Shoegonia.
Shoegonia è il posto dove ci sono le taverne dove vanno i minatori a dimenticare che lavorano in una miniera di merda nel posto di merda su un pianeta di merda e dove, presumibilmente, lavora il Jedi sotto mentite spoglie.
Io e Binghal nel frattempo abbiamo deciso di arrivare a Z’Broll, la città dove si possono trovare navi e possiamo ricominciare a fuggire.
Andiamo quindi al mercato di Shoegonia per cercare di prendere un trasporto che ci porti lì.
Arrivati al mercato vediamo una rissa che coinvolge un uomo che picchia una donna dandole della feccia ribelle.
Mentre valutano il da farsi, sentiamo nella testa la voce del nosto maestro che dice loro “Salvatela”.
Ci guardiamo sconcertati. “Sol-El è vivo?” ci voltiamo per guardarci intorno, niente.
Facile ripresentarsi così, eh. Sparisce per anni e poi richiama come se nulla fosse, eh! Rivorrà indietro le spade? E la caparra?
Vabbè.
Quindi dovremmo salvare la donna? Uhm, facile, sta tizia si trova in mezzo a una folla, noi ci stiamo nascondendo e di usare le spade non se ne parla, che facciamo? Andiamo lì e gli diciamo cortesemente di smettere?
Ci avviciniamo per vedere che succede e, dopo il secondo messaggio del maestro perduto che dice: “Lei ha qualcosa che vi serve” decidiamo di intervenire.
Strategia condivisa: Binghal va a parlamentare con i due e io mi tengo da parte pronto, ad intervenire.
Siccome somo già stato notato, è meglio tenere un basso profilo e restare il più possibile nascosto.
Il clamore richiama due imperiali (non proprio due fulmini di guerra) e mi nascondo nella folla tenendo d’occhio il mio socio.
Binghal va a offirire alla donna, che si scopre chiamarsi Milla Betor, il suo aiuto e lei lo manda immediatamente a stendere dicendogli di farsi i fatti suoi; i due smettono di combattere e la folla si sta disperdendo essendosi calmato il tutto. “Stavamo scherzando” … Eh?
Binghal prima chiede al tizio minaccioso (il picchiatore della coppia, Kyle Katarn) se fosse un inviato coloniale, perchè, in caso contrario, gli comunica che stava creando il panico e suggerisce di evitare tutto questo clamore. Poi si rivolge direttamente a Milla dicendole che le deve assolutamente parlare “in privato”.
Milla Betor, sospettando qualcosa dalle parole di Binghal, lo afferra per mano e Binghal si trova tra lei e quello che la menava (Kyle Katarn) e, in una curiosa marcia a tre, si mettono a camminare tra la folla.
Tutto mi sembra incredibile, cerco di seguire Binghal, nascondendomi nella folla, senza farmi troppo notare.
Intanto il bothan (Tareb Kre’Frey) individua un ithoriano tra la folla e cerca di avvicinarglisi.
Mentre mi muovo tra la folla noto, con la coda dell’occhio, una figura familiare, mi volto e vedo di nuovo quel maledetto bhotan Damian, che mi segue, mi allontano. “E’ una trappola!”
Vedendo che mi sto allontanando, Tareb Kre’Frey fa un fischio e i due, Milla Betor e Kyle Katarn, intuendo la segnalazione del bothan, cambiano direzione verso di me, trascinandosi dietro il mio amico.
“Mi stanno accerchiando! Devo fare qualcosa!”.
Provo a usare la Forza e cerco di far crollare una cisterna per creare una distrazione ma sono troppo agitato e la cisterna scricchiola ma non crolla.
Binghal, allarmato dal fatto che i due con lui sembrano intenzionati a raggiungermi, cerca, attraverso un trucco mentale, di convincerli a lasciare perdere, ma pare abbia convinto solo il picchiatore (Kyle Katarn).
Anche Binghal conviene con me: IT’S A TRAP!
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