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La mia stazione di lavoro a lungo ricercata

Ho sempre avuto seri problem con la gestione del materiale e, le lunghe sospensioni, tra un periodo di pittura e l’altro non aiutavano per nulla.

Poi, un giorno, mi sono imbattuto in alcuni spagnoli che favoleggiavano di una valigia per contenere tutto, sono andato a visitarli, li trova QUI,  e non potevo credere ai miei occhi. Sembrava proprio quello che cercavo da anni.

Una stazione di pittura che contenesse tutto e tutto fosse a portata di mano e facilmente raggiungibile.

Ed era pure trasportabile!

Ho cercato di mettere da parte i soldi (non è particolarmente economica) e poi, in occasione di un mio compleanno, ho inviato l’ordine.

Quando è arrivato il pacco ci ho trovato una lettera dentro in cui i ragazzi della ModelMaq mi ringraziavano di averne parlato in radio.

Quindi pensando di farmi cosa gradita avevano deciso di mandarmi il modello di punta (Mtm-01) con in più la cabina aerografica invece di quello che avevo chiesto io (Mtm-02) .
Praticamente mi sono commosso.
Ora, se già quella che avevo scelto io era bella qui si rasentava la fantascienza!

La stazione di pittura ha tutto ciò che chi si occupa di pittura di miniature può desiderare:
– Cassetti
– Espositori girevoli per i colori
– Pannelli porta pennelli
– Scomparti vari
– Ventole per la cabine aerografica
– Una luce al neon per dipingere
– Un tappetino gommoso verde per incidere e tagliare in sicurezza

Ma andiamo con ordine una volta estratto il contenuto dall’imballo sono rimasto per qualche secondo in estatica ammirazione e poi mi sono addentrato nel montaggio.
Si montaggio avete capito bene.
Quando comprate la “valigetta” vi viene chiesto con quali colori (marche, non tonalità…) dipingete solitamente in modo da potervi personalizzare gli espositori.
All’arrivo quindi riceverete un certo numero di bustine trasparenti contenenti i porta-boccettini che andranno poi montati sulle astine.

All’interno della scatola, come ho detto sopra, ho poi scoperto che, insieme ai porta-boccettni era anche presente (lo avrete già notato…) un (graditissimo) tappeto di plastica gommosa verde per incidere, misurare…

Il montaggio della cabina è semplicissimo si solleva la parte bianca (quella su cui sta il tappetino verde gommoso) e la si incastra sulle due pareti laterali. Tutte e 4 le pareti sono in una specie di cartone-pvc che sembra abbastanza resistente.

Il punto per me era un altro. Io non uso (ancora) l’aerografo e quindi che fare?
Pensa…Pensa… Pensa…
Poi ho scoperto che la base bianca scivola avanti e indietro e, quando la si porta indietro, il tutto diventa una perfetta postazione bianca per fare le foto alle miniature dipinte per poi poterle scontornare agevolmente!!!

 

A questo punto, pensavo erroneamente, avendo visto tutto, che non restasse che riempirla con il mio materiale!
Ho cominciato dai boccettini Vallejo per poi passare ai Citadel, piccola nota su questi ultimi, i boccettini che entrano senza nessun problema sono quelli classici ultimi release (quelli che vedete sulla destra, quarta colonnina) i foundation, i vecchi inchiostri e, in genere, quelli rotondi non si incastrano, inoltre quelli classici ma “antichi” (destra, terza colonnina) a volte scappano dall’incastro.
In generale, mentre i Vallejo sono appesi “per il collo” i Citadel si inseriscono in un disco con la tipica forma esagonale e si appoggiano ad un altro che li sorregge.
Finiti di riempire gli espositori sono passato a mettere i colori che mi restavano nei cassettini sotto gli espositori.
Poi sono passato ai pennelli e all’attrezzatura varia (milliput, bombolette, materia verde, tronchesine, cutter, attrezzi per scolpire, spugnette…).
Infine ci ho messo le miniature primerizzate o quelle in bustine trasparenti (tipo Wyrd o Pulp Figures quando le comprate direttamente da loro, per intenderci).
Poi ho acceso la luce (quella della “valigetta” non quella della stanza…).
E ho ammirato il tutto ESTASIATO.

Risultato: C’è stato TUTTO!!!!!!!!!!
Rovescio della medaglia: Pesa un delirio (ma ci torneremo più avanti).

Quella macchia nera che vedete è una delle torri della seconda scacchiera…

Una volta posizionata, riempita e aperta oltre all’impatto scenografico che è bellissimo si gode di una praticità senza uguali.

Ora superato l’effetto sogno ad occhi aperti passiamo ad una sorpresa e all’usabilità.

SORPRESA

Prima ho detto\scritto: “…pensavo erroneamente, avendo visto tutto…” ma NON AVEVO VISTO TUTTO!!!
(e avevo letto anche poco il libretto di istruzioni, in effetti…)

A portarmi sulla buona strada è stata la scoperta di un interruttore vicino al punto in cui si inserisce la corrente (il filo bianco) e un curioso sportellino sul retro.

 

Quando ho visto l’interruttore mi sono chiesto: “…e con questo che ci faccio? La lampada il suo interruttore ce l’ha…! Mah! Attiviamolo e vediamo!”

Non è esploso niente, il che era già una cosa, in compenso è cominciato un leggero ronzio tipo quello delle ventole del pc.
Cercando di capire la provenienza del rumore son arrivato alla scoperta dello sportellino sul retro, l’ho aperto e…
…c’erano appunto due ventole da pc che giravano vorticosamente.

Il mistero s’infittiva (e, evidentemente, s’infittiva anche la mia repulsione per i libretti d’istruzione): “che ci facevano lì quelle due ventole?”
Di nuovo. Pensa…Pensa… Pensa…
Poi mi sono ricordato che quella che io vedevo come una meravigliosa camera bianca per fare foto in realtà voleva essere una cabina aero-grafica e mi era anche parso di vedere delle fessure che io avevo coperto facendo scivolare la pavimentazione bianca in avanti (d’altra parte disturbavano in una camera bianca…).

Alla fine sono andato a guardarlo il libretto delle istruzioni e i miei sospetti hanno trovato un certo conforto: le due ventole servono ad arieggiare la cabina mentre si usa l’aerografo.
Inoltre, vicino all’interruttore, ormai non più misterioso, c’è anche una derivazione elettrica che permette di alimentare un dispositivo esterno come, ad esempio un compressore (io, che resto fedele alla camera bianca, al limite ci appiccico il pc o una lampada che proietti luce bianca naturale).

USABILITA’

Riguardo alla trasportabilità dell’oggetto invece occorre spendere due parole: è grosso e pesante (soprattutto se pieno di roba!) quindi occorre dotarsi di un carrellino (ora lo vendono anche sul sito) e il gioco è fatto.

Queste di seguito sono le foto che vi mostrano, prendendo a riferimento una bottiglia di H2O da 1,5 litri, le dimensioni dell’oggetto (ho pensato di utilizzare la solita monetina da 5 cent, ma poi ci avrei dovuto mettere anche una freccia per farvela notare…)

A volte i supporti per i colori si sono spezzati (dopo un lungo uso) il problema rimane relegato solo ai supporti dei Vallejo (che sono i colori che uso di più) principalmente dovuto al collo degli stessi che pare cambiare da colore a colore ma potete, nel caso, richiederne altri.

Dimenisioni
Altezza: 24 cm
Larghezza: 51 cm
Lunghezza: 43 cm

Pesi
A vuoto circa 10 kg (il circa è dovuto al fatto che ho tolto i cassetti, e ho pesato due barattoli, uno per marca, e poi sono andato di differenze, non avevo materialmente il tempo di staccare tutti i boccettini )
Pieno 14,6 kg

Costi (risalenti al 2009)
Il modello senza cabina aerografica Mtm 02 costa € 185,00
il modello con cabina aerografica Mtm 01 costa € 235,00
Le spese di spedizione (penso per entrambi) sono di € 45,42

CONCLUSIONE

Okkei, non costa poco, pesa ed è un po’ grossa, forse i cassettini non sono proprio rifiniti benissimo, forse ci potevano anche inserire le ruote e la maniglia retrattile (lo si può fare anche a posteriori…) ma, dal mio punto di vista è e resta uno spettacolo e vale TUTTI i soldi spesi.
Magari non è il massimo da portarsi in giro (che poi è da vedere visto che una volta messa in macchina…), ma vi posso assicurare che dentro ci sta tutto quello che normalmente è sparpagliato e, anche solo per un semplice ordine in casa e per avere un qualcosa che, una volta aperto, è già tutto pronto per l’uso non ci sono confronti.
Inoltre otterrete che tutto sarà a portata di mano e quando la chiudete e la spostate le cose restano dove le avete lasciate (una volta riaperta la “valigetta” non avrete la sensazione che ci sia passato un ciclone).
Infine l’effetto su chiunque l’abbia vista aprirsi è un vero spettacolo (anche su gente che neanche sa cos’è una miniatura!!!!).
Ve lo posso assicurare.

Cosa dire quindi, se avete problemi di spazio e volete qualcosa che tenga tutto in ordine e, una volta aperto, permetta di iniziare immediatamente a dipingere questo è l’oggetto che fa per voi, se poi avete anche problemi di spostamento allora non potete farne a meno.Io ogni volta che lo apro rimango ancora, e sono passati anni, in estasi per qualche secondo.

Spero che sia tutto chiaro, se avete domande chiedete

Vi lascio con lacune viste

 

 

 

 

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